La lettera di Giuseppe Mazzini a Papa Pio IX
A Pio IX pontefice massimo. Beatissimo Padre, Concedete a un italiano, che studia da alcuni mesi ogni Vostro passo con un'immensa speranza, di indirizzarvi, in mezzo agli applausi, spesso purtroppo servili e indegni di Voi, che Vi suonano intorno, una parola libera, e profondamente sincera . Togliete per leggerla alcuni momenti alle curie infinite; da un semplice individuo animato di Santa intenzioni può uscire talvolta un grande consiglio; ed io Vi scrivo con tanto amore, con tanto commovimento di tutta l'anima mia, con tanta fede nei destini del paese, che può per opera Vostra risorgere, che i miei pensieri dovrebbero essere la verità. E prima, è necessario, Beatissimo Padre, che io Vi dica qualche cosa sul conto mio. Il mio nome V'è probabilmente giunto all'orecchio; ma accompagnato di tutte le calunnie, di tutti gli errori, di tutte le stolide congetture che le polizie, per sistema, e molti uomini del mio partito, per poca conoscenza e povertà d'intellett