Le grandi vedute di Elisa Bonaparte Baciocchi e piazza Napoleone a Lucca.

 ELISA BONAPARTE BACIOCCHI (Francia 1777 – Italia 1820)

Elisa era una delle tante sorelle dell'imperatore francese Napoleone e, come il fratello, anche lei nacque in Corsica, ad Ajaccio, nel 1777. Durante il suo impero Napoleone assegnava terre e territori ai fratelli e ai cognati e così fece anche in Toscana. Napoleone Bonaparte assegnò Lucca e i territori intorno a Lucca, in un primo momento, non a lei ma il marito di lei: Felice Baciocchi.



Elisa però era una donna molto ambiziosa ed anche una donna sicura non solo della propria intelligenza ma soprattutto della propria cultura e delle proprie capacità. Perché lei fra tutte le sorelle era quella che aveva studiato di più e con grandi profitti. Parlava correntemente quattro lingue e si intendeva di molte cose: di architettura, di scienze, di biologia ma anche di musica e arte. Quindi andò dal fratello e gli disse senza mezzi termini che lei era perfettamente in grado di gestire la Lucchesia da sola. E l’imperatore acconsentì ai desideri e alle ambizioni di quella volitiva e determinata sorella.

Il 18 marzo 1805 fu nominata Principessa di Piombino, il 24 giugno dello stesso anno divenne Principessa di Lucca.

In seguito governò anche sull'Etruria e tutta la Toscana divenendone Granduchessa. Nei 10 anni del suo Governo mise in atto importanti riforme in campo sociale: rese obbligatorio il vaccino contro il vaiolo, bonificò gran parte della Maremma dove c'era un grave problema di malaria e divise il carcere tra sezione maschile e sezione femminile.

Appena divenne Principessa di Lucca la prima cosa che fece fu cambiare gli assetti urbani. La bellissima e grandissima piazza alla francese che oggi si chiama Piazza Napoleone e rappresenta il cuore della città, è opera di Elisa. E’ lei che, desiderosa di spazi ampi voleva affacciarsi alla finestra del suo palazzo (oggi Palazzo Ducale) e avere una vista che potesse spaziare. Poco le importò che lì ci fosse una chiesa molto importante per i suoi predecessori e per i cittadini stessi; la fece radere al suolo.


L'aspetto laico di Elisa si fece sentire in una città religiosa come Lucca, detta anche la città delle 100 chiese. Quando lei diventò Signora ne fece chiudere alcune, per lei, che aveva vissuto lo spirito della Rivoluzione Francese, 100 erano troppe. Vi trovava un pensiero chiuso nelle chiese, sentiva il bisogno di ampliare. Spazio, aria, laicità.

Cercò anche di dare un nuovo impulso alla cultura e alle arti. Durante il suo Governo si fondarono istituti educativi, aprì la Biblioteca Pubblica e venne impostata una vera e propria politica per i beni culturali.

Dal 1805 al 1814, anno della battaglia di Waterloo, fu molto attiva. Fece svariate riforme in breve tempo, ma trovò anche lo spazio di vivere delle grandi passioni come quella con il mito del violino Nicolò Paganini.

 Nicolò Paganini si trovava già a Lucca quando Elisa divenne Principessa. Lei che sapeva quanto fosse bravo lo volle alla sua Corte e fra i due nacque una grande passione, che durò anni. Fu a lei che il grande violinista dedicò “Duo Merveille”.

Nel 1809 Elisa divenne Granduchessa di Toscana e Paganini la seguì a Firenze.

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