Post

Visualizzazione dei post da dicembre, 2022

Chi era Letizia Battaglia?

Immagine
  E’ la mattina del 6 gennaio 1980, il Presidente della regione Sicilia, Piersanti Mattarella sale in macchina con la sua famiglia per recarsi alla messa di Epifania. Pochi istanti dopo viene avvicinato da un giovane sicario che gli spara da distanza ravvicinata. Il Presidente è in condizioni gravissime, morirà appena arrivato all’ospedale. In pochi minuti sul posto arrivano curiosi e parenti. Il fratello più giovane del Presidente, Sergio Mattarella , tira fuori il corpo esanime dalla macchina. Fra le persone accorse c’è una donna che scatta una foto che ritrae il futuro presidente della repubblica italiana con in braccio il fratello più grande. L’immagine è una pietà. Il dolore, la tragedia, l’amore in un abbraccio ma anche la determinazione, il passaggio di testimone. Nello sguardo del fratello superstite che guarda di fronte a sé, nonostante tutto, c’è una promessa. Un’immagine profetica. Uno scatto che diventerà storia. A farlo è Letizia Battaglia, prima fotografa del giornale p

Artemisia è a Napoli fino al 19 marzo 2023

Immagine
Artemisia resterà a Napoli fino al 19 marzo 2023 perché la Banca Intesa Sanpaolo propone nel proprio museo, le Gallerie d'Italia situate nella centralissima via Toledo, una mostra interamente dedicata al lungo periodo che Artemisia Gentileschi trascorse nella città partenopea tra il 1630 e il 1654. La mostra presenta un'accurata selezione di opere, provenienti sia da raccolte pubbliche che private, italiane ed internazionali. Opere che coprono tutto l'arco cronologico in cui Artemisia visse a Napoli. Fu proprio in questa bellissima e importante città che l'artista fondò una bottega d'arte riconosciuta e frequenatata da esperti e appossionati di pittura. Una bottega che riscosse successo e che si avvalse della collaborazione dei migliori artisti locali. Non era poco per una donna, considerando che si era nel 1600. Nei quadri, che è possibile ammirare in questi mesi fino al 19 marzo 2023, ricorrono i temi e le figure molto care all'artista. Vale a dire che ci tro

Le grandi vedute di Elisa Bonaparte Baciocchi e piazza Napoleone a Lucca.

Immagine
  ELISA BONAPARTE BACIOCCHI (Francia 1777 – Italia 1820) Elisa era una delle tante sorelle dell'imperatore francese Napoleone e, come il fratello, anche lei nacque in Corsica, ad Ajaccio, nel 1777. Durante il suo impero Napoleone assegnava terre e territori ai fratelli e ai cognati e così fece anche in Toscana. Napoleone Bonaparte assegnò Lucca e i territori intorno a Lucca, in un primo momento, non a lei ma il marito di lei: Felice Baciocchi. Elisa però era una donna molto ambiziosa ed anche una donna sicura non solo della propria intelligenza ma soprattutto della propria cultura e delle proprie capacità. Perché lei fra tutte le sorelle era quella che aveva studiato di più e con grandi profitti. Parlava correntemente quattro lingue e si intendeva di molte cose: di architettura, di scienze, di biologia ma anche di musica e arte. Quindi andò dal fratello e gli disse senza mezzi termini che lei era perfettamente in grado di gestire la Lucchesia da sola. E l’imperatore acconsentì ai

Parola di Cane Argo, di Italo Svevo.

Immagine
  Il  padrone di Argo narra che durante una lunga e noiosa convalescenza, non trovando di meglio da fare per svagarsi, ha cominciato a dialogare con il cane, imparando la sua lingua. Le parole che seguono sono dunque dettate dal cane Argo direttamente al suo padrone . Un giorno sentii nell'aria l'odore di preda. L'odore non dice tutto della preda ma quando Argo lo sente corre dal desiderio od ulula di paura. Non ha bisogno di vedere l'animale per prepararsi alla lotta o al godimento.  È subito pronto. E quel giorno corse spinto dal desiderio. Anna gridò che mi fermassi ma io non conosco dubbi quando la preda mi chiama se non c'è il padrone che mi trattenga.  Curiosa preda quella! Consegnava il suo sudore al vento. Di solito tutte le stupide cose ne sono piene perché la bestia passando lascia dei segni dappertutto. Trema, palpita l'odore sui fili d'erba ed esala dalla terra  nuda. Il  padrone quando c'è incita, ma io sono meglio di lui che traballa su d

Giorgio Scerbanenco: Un'alibi d'acciaio. Il giallo in breve.

Immagine
Parliamo di lingua e cultura italiana occupandoci di letteratura,  la quale rappresenta la sintesi perfetta dell'incontro della cultura con la lingua. Iniziamo leggendo insieme un breve racconto giallo del grande scrittore italiano: Giorgio Scerbanenco . Sai chi è?  Giorgio Scerbanenco è nato a Kiev nel 1911 e morto a Milano nel 1969; è stato uno scrittore giornalista, nato in Russia, da padre russo e madre italiana. E' cresciuto solo con sua madre perché suo padre è rimasto ucciso durante la rivoluzione russa e per questo rientrò in Italia quando era ancora bambino. Si trasferì dapprima a Roma, in seguito a Milano, e visse per un lungo periodo in condizioni disagiate, tanto che da ragazzo dovette abbandonare gli studi e cominciare a lavorare. Nel 1934 grazie a un fortunato incontro con il regista cinematografico Cesare Zavattini iniziò a lavorare presso la Casa Editrice Rizzoli, prima come redattore poi come direttore di periodici femminili. Nel frattempo si dedicò alla scri