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MARY WOLLSTONECRAFT (Regno Unito 1759-1797)

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  Il 30 agosto 1797  Mary Wollstonecraft mette al mondo Mary Shelley la scrittrice del primo, e famosissimo ,  romanzo gotico “Frankestein” e pochi giorni dopo muore. Mary Wollstonecraft  se ne va a 38 anni, dopo il suo secondo parto. Prima ha scritto saggi sui diritti degli uomini e delle donne, ha insegnato, ha aperto una scuola per sole donne, è stata a Parigi per essere testimone della Rivoluzione per antonomasia, ha scritto 2 romanzi, molti articoli, un delizioso libriccino sul suo viaggio in Norvegia. Viaggio in cui si è precipitata dopo una grande delusione d’amore. Un’infanzia difficile, un padre che violentava sua madre quasi tutte le notti e che lei cercava di difendere dormendo davanti alla loro porta per impedire a lui di entrare quando tornava a casa ubriaco. Un fratello con problemi psichici, una sorella abusata dal marito da cui perde il figlio. Due grandi amiche: Jane, durante l’adolescenza, Fanny Blood  nella giovinezza, che morirà di parto prima di lei. Le donne e il

La lettera di Giuseppe Mazzini a Papa Pio IX

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 A Pio IX pontefice massimo. Beatissimo Padre,  Concedete a un italiano, che studia da alcuni mesi ogni Vostro passo con un'immensa speranza, di indirizzarvi, in mezzo agli applausi, spesso purtroppo servili e indegni di Voi, che Vi suonano intorno, una parola libera, e profondamente sincera . Togliete per leggerla alcuni momenti alle curie infinite; da un semplice individuo animato di Santa intenzioni può uscire talvolta un grande consiglio; ed io Vi scrivo con tanto amore, con tanto commovimento di tutta l'anima mia, con tanta fede nei destini del paese, che può per opera Vostra risorgere, che i miei pensieri dovrebbero essere la verità. E prima, è necessario, Beatissimo Padre, che io Vi dica qualche cosa sul   conto mio. Il   mio nome V'è probabilmente giunto all'orecchio; ma accompagnato di tutte le calunnie, di tutti gli errori, di tutte le stolide congetture che le polizie, per sistema, e molti uomini del mio partito, per poca conoscenza e povertà d'intellett

Chi sono? Aldo Palazzeschi

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  Il vero nome di Aldo Palazzeschi  è Aldo Giurlani, nato a Firenze nel 1885. Da giovane studia ragioneria e frequenta una scuola di recitazione; fa l'attore nella compagnia di Lyda Borelli .Sempre in piena gioventù, aderisce al movimento futurista dal quale tuttavia si allontana presto, tra altri motivi, anche per una netta opposizione chiaramente dichiarata, alla guerra del 1914 -1918. Vive a Firenze fino al 1941 ma si reca spesso e a lungo a Parigi che è la la sua patria di elezione. E' nella cpitale francese che conosce e frequenta il poeta Guillaume Apollinaire (1889 - 1918) e pittori come Picasso e Matisse .  Nel '41 si trasferisce a Roma e qui rimane fino al giorno della sua morte che avviene nel 1974.  La poesia Chi sono? che potete leggere integralmente qui sotto è tratta dei Poemi del 1909. E' stata scritta in quel periodo in cui cominciano veramente a delinearsi l'ironia e il grottesco di Palazzeschi. Caratteristiche che nelle sue prime poesie erano q

Chi era Letizia Battaglia?

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  E’ la mattina del 6 gennaio 1980, il Presidente della regione Sicilia, Piersanti Mattarella sale in macchina con la sua famiglia per recarsi alla messa di Epifania. Pochi istanti dopo viene avvicinato da un giovane sicario che gli spara da distanza ravvicinata. Il Presidente è in condizioni gravissime, morirà appena arrivato all’ospedale. In pochi minuti sul posto arrivano curiosi e parenti. Il fratello più giovane del Presidente, Sergio Mattarella , tira fuori il corpo esanime dalla macchina. Fra le persone accorse c’è una donna che scatta una foto che ritrae il futuro presidente della repubblica italiana con in braccio il fratello più grande. L’immagine è una pietà. Il dolore, la tragedia, l’amore in un abbraccio ma anche la determinazione, il passaggio di testimone. Nello sguardo del fratello superstite che guarda di fronte a sé, nonostante tutto, c’è una promessa. Un’immagine profetica. Uno scatto che diventerà storia. A farlo è Letizia Battaglia, prima fotografa del giornale p

Artemisia è a Napoli fino al 19 marzo 2023

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Artemisia resterà a Napoli fino al 19 marzo 2023 perché la Banca Intesa Sanpaolo propone nel proprio museo, le Gallerie d'Italia situate nella centralissima via Toledo, una mostra interamente dedicata al lungo periodo che Artemisia Gentileschi trascorse nella città partenopea tra il 1630 e il 1654. La mostra presenta un'accurata selezione di opere, provenienti sia da raccolte pubbliche che private, italiane ed internazionali. Opere che coprono tutto l'arco cronologico in cui Artemisia visse a Napoli. Fu proprio in questa bellissima e importante città che l'artista fondò una bottega d'arte riconosciuta e frequenatata da esperti e appossionati di pittura. Una bottega che riscosse successo e che si avvalse della collaborazione dei migliori artisti locali. Non era poco per una donna, considerando che si era nel 1600. Nei quadri, che è possibile ammirare in questi mesi fino al 19 marzo 2023, ricorrono i temi e le figure molto care all'artista. Vale a dire che ci tro

Le grandi vedute di Elisa Bonaparte Baciocchi e piazza Napoleone a Lucca.

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  ELISA BONAPARTE BACIOCCHI (Francia 1777 – Italia 1820) Elisa era una delle tante sorelle dell'imperatore francese Napoleone e, come il fratello, anche lei nacque in Corsica, ad Ajaccio, nel 1777. Durante il suo impero Napoleone assegnava terre e territori ai fratelli e ai cognati e così fece anche in Toscana. Napoleone Bonaparte assegnò Lucca e i territori intorno a Lucca, in un primo momento, non a lei ma il marito di lei: Felice Baciocchi. Elisa però era una donna molto ambiziosa ed anche una donna sicura non solo della propria intelligenza ma soprattutto della propria cultura e delle proprie capacità. Perché lei fra tutte le sorelle era quella che aveva studiato di più e con grandi profitti. Parlava correntemente quattro lingue e si intendeva di molte cose: di architettura, di scienze, di biologia ma anche di musica e arte. Quindi andò dal fratello e gli disse senza mezzi termini che lei era perfettamente in grado di gestire la Lucchesia da sola. E l’imperatore acconsentì ai

Parola di Cane Argo, di Italo Svevo.

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  Il  padrone di Argo narra che durante una lunga e noiosa convalescenza, non trovando di meglio da fare per svagarsi, ha cominciato a dialogare con il cane, imparando la sua lingua. Le parole che seguono sono dunque dettate dal cane Argo direttamente al suo padrone . Un giorno sentii nell'aria l'odore di preda. L'odore non dice tutto della preda ma quando Argo lo sente corre dal desiderio od ulula di paura. Non ha bisogno di vedere l'animale per prepararsi alla lotta o al godimento.  È subito pronto. E quel giorno corse spinto dal desiderio. Anna gridò che mi fermassi ma io non conosco dubbi quando la preda mi chiama se non c'è il padrone che mi trattenga.  Curiosa preda quella! Consegnava il suo sudore al vento. Di solito tutte le stupide cose ne sono piene perché la bestia passando lascia dei segni dappertutto. Trema, palpita l'odore sui fili d'erba ed esala dalla terra  nuda. Il  padrone quando c'è incita, ma io sono meglio di lui che traballa su d